Immagine da Prog Archives

Un po' perchè, complice l'allora giovanissima età, ci si sentiva immortali e si sentivano questi personaggi come immortali, un po' perchè scompare anche una parte della nostra gioventù...

Comunque, rimane immortale la loro musica: da qui il titolo dell'articolo, citazione dell'omonimo album del primo gruppo di Keith Emerson.

No, non sto diventando (spero) lagnoso e melanconico, nè sto per partire con un pistolotto sull'invecchiare e simili. Voglio solo condividere la tristezza per la scomparsa e salutare, insieme ai miei coetanei, uno dei miti di allora.

Immagine da Wikipedia

L'opinione di George Lucas su Star Wars: Episodio VII non è esattamente lusinghiera. Mi chiedevo il perchè. Poi ho visto a mia volta il film, e trovo che il parere di Lucas, rispetto al mio, sia in realtà estremamente positivo.

Non sono mai stato un fan della saga di Star Wars, ma ho visto e rivisto diversi episodi: sono film di intrattenimento che si guardano sempre volentieri. Episodio I - La Minaccia Fantasma, quello che per capirci si colloca all'origine della storia in termini cronologici, l'ho visto una sola volta a dire il vero, davvero non è all'altezza. Però, se non altro, racconta delle origini di Dart Fener, che è certamente il personaggio più interessante e riuscito della saga. Ma quali Luke Skywalker o Han Solo: cosa sarebbe Star Wars senza di lui?!?! Insomma, persino Episodio I era comunque inserito nell'atmosfera della serie.

Immagine da Faremusic

Per gli amanti della musica anni '70 questo 2016 sta mantenendo la fama di sfiga degli anni bisestili, per chi crede in queste cose.

David Bowie in gennaio, Glenn Frey degli Eagles pochi giorni dopo, Paul Kantner e Signe Anderson, entrambi ex- Jefferson Airplane (entrambi in gennaio ed entrambi a 74 anni!), Maurice White, uno dei fondatori di Earth, Wind & Fire in febbraio, ed ora Keith Emerson, che voglio ricordare nell'immagine sopra mentre si inferocisce con qualche tastiera.

Immagine da RepTV

Mi sono imbattuto per puro caso in questa rubrica di RepTV: 50 anni di rock. Una graditissima, inaspettata sorpresa: una serie di video e opinioni esperte su uno dei periodi più fecondi della musica Rock/Pop/Progressive e simili.

Tutti i video sono estremamente interessanti, con numerosi pezzi rari da trovare. Un applauso agli autori.

Sono produzioni come questa, i cui costi probabilmente equivalgono a quelli di 5 minuti del Festival di Sanremo, che mi fanno essere ottimista sul futuro della TV: prima o poi la qualità e la scelta offerta dalle produzioni Internet spingerà RAI e compagnia varia ad alzare l'asticella della qualità e delle proposte disponibili.