Esiste il contrario di proattivo?
Non mi è mai piaciuta la parola proattivo. Mi suona artefatta, aziendalista, pensata per chi vuole vendersi e/o presentarsi in un certo modo: quello che si propone sempre per farsi notare, per emergere, non per merito ma per continuo, inopportuno, presenzialismo. Tanti anni fa si sarebbe usata una parola molto, molto diversa, che coinvolge un'azione tipica della lingua rivolta ad una ben specifica parte anatomica. Sì lo so: il significato in realtà è differente, come spiegato dal Vocabolario Treccani:
Nel linguaggio aziendale, di chi opera con il supporto di metodologie e strumenti utili a percepire anticipatamente i problemi, le tendenze o i cambiamenti futuri, al fine di pianificare le azioni opportune in tempo
Ma spesso mi sono trovato a che fare con personaggi che si definivano proattivi ma in realtà ricadevano nella categoria relativa alla parola che non ho scritto esplicitamente prima. Probabilmente manco conoscevano il vero significato del termine. Ora, è sciocco incolpare lo strumento invece dell'operatore; in questo caso, la parola in sè invece di chi se la attribuisce. Cosa posso dire? Mi è rimasta sul gozzo e non riesce a piacermi.
Questa introduzione ha a che fare con una situazione che mi ha ricordato la definizione del termine di cui sopra, in particolare la parte ...percepire anticipatamente i problemi... al fine di pianificare le azioni opportune in tempo. Situazione che sarebbe stata descritta perfettamente dalla parola che esprime il contrario di proattivo e che non riesco a trovare. È necessaria una premessa.