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Il figlio di Giorgio Ambrosoli, Umberto, ha rifiutato di partecipare al minuto di silenzio dedicato dal consiglio regionale lombardo a commemorare Andreotti, come riportato da diverse fonti (p.e. La Stampa).

Probabilmente chi non ha vissuto quegli anni non conosce appieno la figura di Ambrosoli. Uno dei pochissimi funzionari di stato che resistette a pressioni enormi e tentativi di corruzione per compiere il suo dovere, e che soprattutto perse la vita per questo, ucciso da un sicario.

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Nutro una moderata curiosità nei confronti del Movimento 5 Stelle. Mi aspetto molto da loro, forse troppo per cittadini che non hanno nessuna esperienza; ma l'aspettativa è davvero tanta.

Certo, tutti vorremmo che chi ha rovinato l'Italia sparisse per sempre dalle istituzioni, tutti vorremmo che le indecorose spese sostenute dagli svergognati che ci hanno governato fossero finalmente tagliate, tutti vorremmo un vero cambiamento. Però sino ad ora ho sentito solo tantissime chiacchiere su cosa non faranno e cosa non hanno intenzione di fare, niente altro.

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Finalmente questa campagna elettorale è terminata. Una delle più deprimenti che io ricordi.

Comunque vada, ho la sensazione che riusciremo ad andare oltre: oltre al fondo che abbiamo già toccato, intendo. Spero di sbagliarmi.

Tuttavia, il titolo di questo articolo si riferisce all'ennesima porcata immonda - non saprei come altro definirla - di un individuo che mi fa senso nominare e persino scrivere semplicemente il suo nome.

Immagine da Coppa di Citazioni

Lo so, è una domanda a risposta comandata: mai. Come diceva qualcuno che non mi va di nominare, Governare gli Italiani non è impossibile. È inutile. Però questo non mi impedisce di continuare a descrivere gli orrori quotidiani.

Come racconto altrove, oggi stavo ascoltando 24 Mattino. Tra le altre cose è andata in onda un'intervista all'avvocato Giulia Bongiorno, ex presidente della Commissione Giustizia della Camera durante il governo di sappiamo bene chi.