"Gli Jatravartid di Viltvodle VI credono invece che il cosmo sia nato dallo starnuto di un essere chiamato il Grande Ciaparche Verde."

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Di cosa moriremo

Burocrazia
Immagine da Apparata.nl

Di cosa moriremo? Inquinamento, malattie, riscaldamento globale, cambiamenti climatici, guerre, collisioni con asteroidi, inversione dei poli, scie chimiche e invasione dei rettiliani... Si sono sentite tutte le ipotesi, anche le più strampalate e divertenti. Nessuno però si è resto conto della causa prima della nostra prossima, prematura dipartita: la burocrazia. Almeno per chi vive in questo disgraziatissimo paese.

Douglas Adams, cui si fa spesso riferimento nel sito, è stato, tra le altre cose, un noto fustigatore delle assurdità della burocrazia. Ne fece persino l'argomento centrale di Bureaucracy, un'avventura testuale pubblicata da Infocom, dove se ne fa beffe.

Non ho intenzione di citare l'ennesimo documento idiota richiesto dalla pubblica amministrazione o uno dei milioni di casi assurdi giunti alla ribalta delle cronache; la mia è solo una riflessione generale, maturata dopo una serie di eventi che mi hanno portato nelle ultime settimane ad avere rapporti più frequenti di quanto chiunque potrebbe desiderare con la pubblica amministrazione, diretta emanazione della burocrazia.

La prima osservazione che ho maturato è che gli impiegati della PA non sono sempre il nemico. Certo, spesso si ha la sensazione che siano volutamente sbrigativi, vaghi o poco collaborativi, ma è solo una convinzione dell'utente: non hanno nessuna convenienza nel farlo e se ne rendono conto. Ovvio, ci sono le debite eccezioni; vi sono rari casi di impiegati che godono nello spiegare le cose in modo incomprensibile, utilizzando volutamente il burocratese, lingua di difficile apprendimento che richiede anni di pratica per essere padroneggiata e che si distingue per la tendenza ad esprimere con una serie di frasi subordinate e inutilmente complesse concetti in realtà semplici. Si serve di sostantivi ed aggettivi ormai spariti dal lessico comune e persino dal dizionario, di cui si può trovare traccia in antichi documenti ed oscuri prontuari risalenti a non meno di due secoli fa. Grazie al Grande Ciaparche Verde, non ne ho avuto esperienza diretta.
Certo, ho vissuto anche diverse esperienze negative; ad esempio, ho fatto l'errore di presentarmi allo sportello un minuto prima dell'orario di apertura, causando all'impiegato un risveglio più pronto del solito e l'impossibilità di sorbire il caffè mattutino con calma. Costui è stato comunque gentile, non è poco, ma l'astinenza della bevanda quotidiana lo ha messo in agitazione, tanto che mi ha spiegato come compilare una serie di moduli piuttosto oscuri in pochi minuti, esprimendosi a ritmi che chiaramente non gli erano consueti, con l'ovvio risultato che non ci ho capito una mazza ed anzi ho corso il rischio di pagare un balzello DUE volte, come mi ha spiegato in seguito un collega del nostro caffè-dipendente.
Insomma, gli impiegati non sono peggiori di noi utenti, nella stragrande maggioranza dei casi. Chi è allora Il vero nemico? La burocrazia in sè. Come? L'ho già detto? No, fatemi spiegare. Sono ormai convinto che la burocrazia sia un'entità autonoma, che ha assunto coscienza di sè, un po' come lo Skynet di Terminator, con una differenza però: diversamente da Skynet non vuole distruggere il genere umano, anzi: il suo scopo è aumentare la sua invadenza nella vita degli esseri umani, dei quali ha bisogno per sopravvivere. L'entità Burocrazia è in grado di creare moduli, direttive, comunicazioni, procedure ed altro, che dichiarano, asseriscono, asseverano una condizione, un fatto o altro ed il suo contrario. Proprio così: l'entità può generare in modo autonomo documenti, in grado di annullarsi a vicenda, il cui unico scopo è aumentare la quantità di carta inutile prodotta.
Sono fermamente convinto che lo scopo primario dello sviluppo dell'intelligenza artificiale non siano cose come la guida autonoma, l'automatizzazione dei processi, la robotica o così via, ma sia invece l'accrescimento della capacità autodeterministica dell'entità Burocrazia. Non è certo una teoria più assurda dei chip sottopelle a nostra insaputa o dei Protocolli di Sion...
Ormai la burocrazia ha vinto, non può più essere sconfitta, provate a pensare cosa succederebbe se sparisse oggi: cosa succederebbe alla vita pubblica, alle attività commerciali, alla finanza e così via. Il caos. Ci resta solo la possibilità di riderne, anche se obtorto collo. A questo scopo vi consiglio la lettura di due piccole perle di Eric Frank Russell: Sarchiapone (titolo originale Allamagoosa) e Per cosa ci pagano. Quest'ultimo è tratto da Il Dio del 36º piano, una raccolta di racconti - che grazie al Ciaparche possiedo ancora - talmente divertente e memorabile che non esito ad indicarvi il link su Amazon, che comunque non ha bisogno della mia pubblicità....

Tags: Orrori, Burocrazia, Società

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  • Pubblico questa roba dalla Bassa Modenese. Sì, la zona del terremoto di maggio 2012...

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E questo Ciaparche, cos'è?

Se ti punge vaghezza di conoscere la risposta e dimostrare così la tua ignoranza, non temere: nessuno dal monitor ti osserva (sicuro? Meglio essere attenti... controlla le impostazioni di privacy della fotocamera), per cui corri ad informarti facendo clic sul link sotto.

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