"Gli Jatravartid di Viltvodle VI credono invece che il cosmo sia nato dallo starnuto di un essere chiamato il Grande Ciaparche Verde."

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Esiste il contrario di proattivo?

Esiste il contrario di proattivo?
Immagine da Tessere

Non mi è mai piaciuta la parola proattivo. Mi suona artefatta, aziendalista, pensata per chi vuole vendersi e/o presentarsi in un certo modo: quello che si propone sempre per farsi notare, per emergere, non per merito ma per continuo, inopportuno, presenzialismo. Tanti anni fa si sarebbe usata una parola molto, molto diversa, che coinvolge un'azione tipica della lingua rivolta ad una ben specifica parte anatomica. Sì lo so: il significato in realtà è differente, come spiegato dal Vocabolario Treccani:

Nel linguaggio aziendale, di chi opera con il supporto di metodologie e strumenti utili a percepire anticipatamente i problemi, le tendenze o i cambiamenti futuri, al fine di pianificare le azioni opportune in tempo

Ma spesso mi sono trovato a che fare con personaggi che si definivano proattivi ma in realtà ricadevano nella categoria relativa alla parola che non ho scritto esplicitamente prima. Probabilmente manco conoscevano il vero significato del termine. Ora, è sciocco incolpare lo strumento invece dell'operatore; in questo caso, la parola in sè invece di chi se la attribuisce. Cosa posso dire? Mi è rimasta sul gozzo e non riesce a piacermi.

Questa introduzione ha a che fare con una situazione che mi ha ricordato la definizione del termine di cui sopra, in particolare la parte ...percepire anticipatamente i problemi... al fine di pianificare le azioni opportune in tempo. Situazione che sarebbe stata descritta perfettamente dalla parola che esprime il contrario di proattivo e che non riesco a trovare. È necessaria una premessa.

Nel mio comune di residenza è da poco entrato in vigore l'uso della cartamoneta al fine di acquistare beni e servizi. In precedenza si usava il baratto. Va bene, forse esagero un po', ma vorrei far capire come la zona in cui vivo non sia proprio ideale dal punto di vista dei servizi offerti, in particolare l'energia elettrica. Tanto è vero che periodicamente vengono svolti lavori sulla cabina che serve il mio quartiere, che possono durare ore. Oltre al fatto non trascurabile che occasionalmente si rimane senza corrente per un paio d'ore senza motivo apparente. Succede raramente, d'accordo, però succede.

Inoltre, l'alimentazione di rete fornisce valori un po' sballati: la tensione di rete da fornitura dovrebbe essere 230 V, ma uno dei miei UPS, dotato di pannello di rilevamento della stessa, legge valori assai superiori. In questo momento 242-245 V. Anche considerati la tolleranza della lettura ed il fatto che l'intervallo "normale" indicato da Enel è compreso tra 207 e 253V, mi sembra si sia sempre molto vicini al limite superiore. Sarà anche normale, ci siamo dentro, ma negli anni diverse apparecchiature elettriche hanno ceduto prima del tempo. Esempio, la scheda realtime della caldaia: è saltata due volte in 8 anni. Senza nemmeno sapere dove abito, parlando telefonicamente con il tecnico che poi me l'ha sostituita mi sono sentito dire "Lei abita in campagna vero? Succede quando l'alimentazione elettrica ha dei problemi". Eclatante il caso dell'alimentatore di un PC che è scoppiato durante l'uso. D'accordo, non era di qualità sopraffina, magari l'alimentazione di rete non c'entra, però....

Quando l'ENEL ha in previsione lavori sulla cabina, normalmente lascia un avviso nella cassetta della posta, con data ed orari del periodo di interruzione. Almeno il povero utente può organizzarsi per tempo e recarsi in ufficio invece di organizzarsi per lo smart working. Insomma, si tratta di un servizio in un certo senso proattivo: si possono "pianificare le azioni opportune in tempo".

Ho detto "lascia", usando il presente indicativo. Avrei dovuto usare l'imperfetto. Perchè a quanto pare non si riceve più alcun avviso e ci si trova senza corrente elettrica per ORE senza notizia. È quanto mi è successo qualche anno fa. Lo scrivo solo ora perchè è stato necessario lasciar passare un adeguato intervallo di tempo per poter raccontare la vicenda senza incorrere in denunce a mio carico.

Un bel giorno di aprile del 2019 sto per iniziare il lavoro da casa, accendo il PC, prendo il caffè e mi siedo in postazione. Verso le 9, la corrente manca. Spengo tutto (ogni componente è protetto da UPS) ed attendo paziente. Verso le 9:30 sono un po' confuso e contatto il servizio segnalazioni guasti ENEL, dove mi informano stupiti e scocciati che sarei stato senza alimentazione FINO ALLE 16. 7 ore di disservizio, sia pure previsto. A quel punto sbotto: "Ma dico non potevate avvisare?" per sentirmi rispondere "L'abbiamo fatto". Sottolineo di non avere ricevuto niente, al che l'interlocutore mi dice che non sa cosa farci e che è certo che l'avviso è stato distribuito. Va bene, la chiudo, magari è caduto dalla mia cassetta postale, dove mai vengono infilati a fondo lettere o altro, immagino per segnalare all'utente che c'è posta, però con il rischio che cadano e vadano poi persi. Andiamo a controllare. Niente. Nè nella cassetta postale nè sul terreno antistante.

È possibile abbiano dimenticato di lasciare l'avviso da noi? Certo che sì. Telefono ai vicini. Anche loro sorpresi e scocciati dalla mancanza di energia elettrica e soprattutto non informati. Da bravo rompiscatole ricontatto il servizio interruzione guasti e li informo che nella nostra via (una delle principali interessate all'interruzione) nessuno è stato informato. L'operatore controlla e mi assicura che non è così. Inizio a diventare sarcastico, e non avrei dovuto. "Ma come avete inviato l'avviso? Piccioni viaggiatori? Droni guidati da un ubriaco? Perchè qui NESSUNO – maiuscolo perchè ho alzato la voce – ne era a conoscenza." Il tizio si dice dispiaciuto, saluta e chiude. A questo punto, visto che avevo perso anche troppo tempo, rinuncio, prendo l'auto e vado in ufficio, succhiandomi per 30 km l'acidità di stomaco.

La vicenda sembrerebbe finita. Invece no. Il danno c'è già stato, puntuale arriva la beffa. Crudele. Il mio dirimpettaio più prossimo possiede un magazzino vicino alla mia abitazione, ed il giorno dopo, mentre scambio 4 chiacchiere, mi punge vaghezza di chiedergli se ha avuto problemi con la mancanza di corrente e, soprattutto, se ne era informato. Alla prima domanda risponde "non più di tanto, abbiamo lavorato fuori" ed alla seconda si mette a ridere. E questo è stato il primo segnale della già citata beffa. "Adesso ti racconto". Riassumo quanto mi ha detto. Essenzialmente, i geni dell'ENEL, nel chiaro intento di risparmiare tempo e denaro, hanno attaccato un avviso ad un lampione che si trova all'inizio della via, nella convinzione che un foglietto giallo appiccicato ad un palo – che come tutti sappiamo ha forma cilindrica, facendo quindi assumere al foglietto una forma tondeggiante che rende più difficoltosa la lettura – fosse così interessante che tutti gli abitanti della strada in questione si sarebbero precipitati a leggerlo. Salvo che:

  1. Il lampione in questione si trova a ridosso della carreggiata.
  2. Inoltre, si trova in prossimità di un incrocio pure pericoloso, e certo l'autista assennato si guarda bene dal farsi distrarre da una macchia gialla ficcata sul lampione. Almeno spero. L'autista assennato, al più, si chiederà chi può essere stato così cretino da attaccare quello che sembra essere un avviso in una posizione cui nessuno, dico nessuno, presterà attenzione. Probabilmente penserà ad un adolescente non particolarmente brillante che ha appeso manifesti informativi relativi allo smarrimento del suo animale di compagnia.
  3. La carreggiata citata al punto 1 non ha alcun tratto pedonale, trattandosi di strada extraurbana. Anche perchè non c'è pedone desideroso di morte prematura: la strada è stretta, e come detto, l'incrocio è pericoloso e sarebbe piuttosto rischioso passare a piedi in quel punto.
  4. Quindi, la probabilità che pedoni ed automobilisti prendano nota dell'avviso è prossima allo zero. I primi perchè sono sufficientemente sgamati dall'evitare quel tratto, i secondi perchè impegnati in altro.
  5. Inoltre, anche ammesso che un automobilista legga l'avviso, devono verificarsi diverse condizioni contemporanee perchè questo sia utile. Primo, deve abitare nella via, probabilità scarsa, perchè poco abitata ed usata come scorciatoia da una quantità di automobilisti che vivono nei paesi vicini; secondo, anche abitasse nella via, deve prendersi la briga di avvisare i suoi dirimpettai. Se conosco i miei polli, improbabile. Poi, potrebbe pensare benissimo che anche altri l'abbiano visto.

La ragione dell'allegria amara del mio vicino consiste nel fatto che, in un certo senso, si è trovato nel posto giusto al momento giusto; alla guida del suo furgone, con tre auto davanti che attendevano di attraversare l'incrocio, ha avuto il tempo di vedere e leggere parte dell'avviso che si trovava proprio alla sua altezza. Un caso fortuito. Soprattutto, successo il giorno dopo il fattaccio. Non ho potuto fare a meno di andare a fare una foto dell'avviso incriminato, conservandola per tempi migliori, per poi testimoniare l'accaduto quando il livello di incazzatura si fosse abbassato a sufficienza. Beh mi è passata in fretta a dire il vero, ma mentre riordinavo le mie foto online mi sono imbattuto nella testimonianza di quel giorno ed ho pensato di prendermi una piccola soddisfazione mettendo in evidenza la scelta asinina del fornitore nazionale di energia elettrica. A riprova, eccola qui:

Quei geni dell'ENEL

Ed ecco perchè ho cercato il contrario di proattivo, che a quanto pare non esiste. Inefficiente? Svogliato? No. Però sarebbe proprio la parola che rappresenta perfettamente il modo di lavorare di questi geni.

Tags: Orrori, Senza pudore, Burocrazia

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  • Pubblico questa roba dalla Bassa Modenese. Sì, la zona del terremoto di maggio 2012...

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    ... nuova tromba d'aria nel 2014

Cominciamo ad essere un po' scocciati

E questo Ciaparche, cos'è?

Se ti punge vaghezza di conoscere la risposta e dimostrare così la tua ignoranza, non temere: nessuno dal monitor ti osserva (sicuro? Meglio essere attenti... controlla le impostazioni di privacy della fotocamera), per cui corri ad informarti facendo clic sul link sotto.

Se sei tra quegli eletti che hanno colto la citazione, hai tutta la mia approvazione.

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