"Gli Jatravartid di Viltvodle VI credono invece che il cosmo sia nato dallo starnuto di un essere chiamato il Grande Ciaparche Verde."

Towel Day - Non fatevi prendere dal Panico

Guida Galattica per gli Autostoppisti

La Grande Depressione

Depressione
Immagine da State of Mind

La Grande Depressione è quelle suscitata da storie come questa. Probabilmente nessuno conosce Alessandra Dolci, capo della direzione distrettuale antimafia di Milano. Io per primo, fino a qualche tempo fa. Poi ho ascoltato una sua intervista a Radio 24, che potete ascoltare a questo indirizzo a partire dal minuto 19:00. Breve riepilogo: parla della penetrazione delle mafie nel territorio italiano, in particolare nel nord del paese.

Trovo che quello che racconta sia sconvolgente; dipinge un quadro peggio che deprimente. In un paese normale la lotta alla criminalità organizzata sarebbe uno dei problemi più importanti da risolvere. Ma non siamo in un paese normale.

Mi ha colpito il tono rassegnato della Dolci e certe sue affermazioni. Alcune frasi estrapolate dall'intervista: Le cosche sono ancora padrone del territorio, ... si ha la percezione quasi dell'inutilità dell'attività di contrasto che è stata fatta finora..., ... vi sono zone del territorio lombardo che sono in condizione di extraterritorialità... , .. lì comandano le cosche ormai da decenni...; faccio notare che si parla di Lonate Pozzolo, comune della Lombardia.

La sensazione è che non esista alcuna soluzione, se non ci sono (cito dall'intervista) sinergie istituzionali... è molto importante il supporto delle prefetture con le interdittive antimafia... occorre l'impegno di tutti, quindi delle associazioni di categoria, di tutti i cittadini... Sollecito da decenni la collaborazione dei cittadini, però le denunce che arrivano sul mio tavolo sono purtroppo pochissime.

Mi ha colpito il fatto che dalle indagini risulta come siano gli stessi imprenditori a rivolgersi alla criminalità: ..la 'ndrangheta offre tra virgolette una serie di servizi appetibili, uno su tutti il recupero credito. Trovo questa cosa molto più preoccupante rispetto all'usura o al pizzo a cui spesso gli stessi imprenditori sono sottoposti. Pratiche gravi, ma spesso dettate da uno stato di necessità; rivolgersi alla criminalità organizzata per il recupero credito mi fa pensare invece ad una resa totale delle istituzioni, sostituite in toto dalla malavita.

L'orrore maggiore, però, non riguarda questo caso specifico. O altri, se è per quello. So benissimo che si tratta di situazioni note e arcinote. Quello che mi spaventa e schifa è l'assenza delle istituzioni. Io non ricordo un governo, compreso quello attuale, che abbia mai avuto in programma - programma: parlo di dichiarazioni di intenti quindi, non nell'attuazione - politiche serie, dure, decise di lotta alla criminalità organizzata. Uno che sia uno. Creare procure dedicate e centralizzate, non solo a livello italiano, di contrasto vero; controllo esteso e capillare del territorio, protezione dell'imprenditoria vessata, pressioni internazionali con istituti bancari che gestiscono certi capitali, lotta feroce al riciclaggio, allo spaccio di droga, e, ultimo non per importanza, alla storica connivenza mafia-politica, (cito) favorita da una rete di rapporti nel mondo politico per cui condizionano il risultato delle competizioni elettorali, soprattutto a livello locale. Senza dimenticare che noi cittadini siamo bravissimi quando si tratta di parlare, ma diventiamo pavidi e inani quando ci troviamo in queste situazioni. Se uno il coraggio non ce l'ha, non se lo può dare (Don Abbondio).

A parer mio dovrebbe essere questo il primo obiettivo di un ministero dell'interno. Non basta un tweet dove si afferma La mafia fa schifo: mi vedo i mafiosi che ci fanno grasse sghignazzate, se questo è il massimo cui si arriva. Ancora peggio è deviare l'attenzione su problemi che sono pure molto rilevanti, come l'immigrazione, ma che non sono per gravità il primo, nè il secondo, nè il decimo, nella classifica di quelli da risolvere. Specie quando tutto quello che si fa in merito è chiudere i porti, mentre non si è fatto un passo in avanti che sia uno per stringere nuovi accordi con i paesi di provenienza per i rimpatri.

Ma è anche ovvio che sia così: affrontare in modo serio il problema criminalità organizzata richiede impegno, lavoro duro, nessun vantaggio immediato nei consensi (come ovvio, visto che i risultati di tali politiche si vedrebbero forse tra diverse legislature), notevoli resistenze, attacchi personali e così via. Ma quando abbiamo mai visto un politico che pensa alle prossime generazioni invece che alle prossime elezioni?

Tags: Orrori, Società

Contattami, ma pensaci bene

  • Scrivimi, affinchè possa ignorarti con calma
  • Pubblico questa roba dalla Bassa Modenese. Sì, la zona del terremoto di maggio 2012...

    ... tromba d'aria nel 2013...

    ... alluvione nel 2014...

    ... nuova tromba d'aria nel 2014

Cominciamo ad essere un po' scocciati

E questo Ciaparche, cos'è?

Se ti punge vaghezza di conoscere la risposta e dimostrare così la tua ignoranza, non temere: nessuno dal monitor ti osserva (sicuro? Meglio essere attenti... controlla le impostazioni di privacy della fotocamera), per cui corri ad informarti facendo clic sul link sotto.

Se sei tra quegli eletti che hanno colto la citazione, hai tutta la mia approvazione.

Soddisfa la tua curiosità

Riassunto per pigri

Se i titoli dei menu non ti sono chiari, al tuo posto mi preoccuperei. Vabbè oggi mi sento magnanimo e ammetto che alcuni sono criptici o ambigui, per cui ho deciso di metterti a disposizione un riassunto che ti spiega in breve cosa troverai in questo sito.

Dissipa i tuoi dubbi