Il Bosco della Morte
di Susanne Staun
Un giallo con il classico serial killer, e una figura di detective assolutamente inusuale.
La dottoressa Maria Krause è un medico legale di Copenaghen, competente e coscienziosa. Fin qui nulla di strano. I suoi comportamenti privati, invece, si possono definire patologici: incapace di relazioni sociali, psichicamente turbata, con abitudini sessuali a dir poco rischiose.
Susanne Staun crea una figura di investigatore originale, stravolgendo i canoni del genere giallo. Non mi ero mai imbattuto in un autore che traccia la figura di un protagonista così poco attraente per il lettore; solitamente, tutti gli investigatori del genere, classico e non, presentano almeno un tratto che risulta affascinante, divertente o interessante per chi legge, anche quando si tratta di misantropi come il Nero Wolfe di Rex Stout, o l'acido paralitico Lincoln Rhyme di Jeffrey Deaver.
La dottoressa Krause non ha niente di piacevole. L'idea è certamente nuova; tuttavia, la mia impressione è che non ci sia molto altro nel racconto oltre a questa invenzione. La trama è debole, il serial killer uno stereotipo già visto mille volte, il finale banale e poco convincente.
Un giallo del quale si ricorda solo la protagonista, per il resto non mi è rimasto nulla.
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