E un'altra cosa
di Eoin Colfer
Non ho niente contro i sequel. Quando sono all'altezza, ben vengano. Apprezzo chi ha il coraggio di confrontrarsi con i grandi e va incontro alle immancabili critiche che i puristi certamente avanzeranno.
Quindi ho acquistato subito E un'altra cosa.. di Eoin Colfer, seguito della famosa Guida Galattica per gli Autostoppisti di Douglas Adams, spinto dalla curiosità e dalle immancabili aspettative di un fan della serie originale.
Purtroppo sono rimasto deluso. Colfer è chiaramente un ammiratore dell'opera di Adams - le citazioni sono ovunque, e si riferiscono a volte a punti appena abbozzati nell'originale - ma putroppo viene tradito dalla voglia di strafare. Le situazioni, i dialoghi, i personaggi stessi sono un eccesso dello stile di Adams: non c'è la battuta o la situazione fulminante tipiche della Guida, è tutto troppo lungo e ridondante, con un periodare pesante che diventa noioso e non è capace di mantenere l'attenzione del lettore.
Anche le pagine della Guida non hanno l'efficacia dello stile asciutto dell'originale. Sono presenti i personaggi principali della saga: Arthur, Ford, Zaphod, Trillian, Random, ma sono troppo estremizzati: Colfer porta all'eccesso i tratti caratteristici di ognuno, e manca la spontaneità e il disincanto di Adams.
Confesso che ho fatto fatica a portarlo a termine, e purtroppo non mi ha lasciato nulla di memorabile. Mi vengono in mente decine di citazioni che potrei fare della serie originale, ma non mi è rimasto niente da ricordare di questo libro.
Non ne sconsiglio la lettura, nè mi sento di criticare l'autore per il tentativo. Non mi pento dell'acquisto, effettuato in formato Kindle, ma certo non ne prenderò una copia cartacea da affiancare all'originale.
Una cosa non posso perdonare a Colfer: mi ha rovinato il personaggio di Wowbagger.
Allo stesso tempo lo ringrazio di non aver rovinato Marvin, che non compare nella storia.
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