Senza parole. Anzi no.

Non ho parole. Beh no, a dire il vero ne ho parecchie. Oggi ho chiamato Enel che per la seconda volta dopo il sisma mi addebita importi da pagare, nonostante i pagamenti siano, a loro detta, bloccati sino al 31 dicembre. Oh certo, la prima volta era un errore loro, cui potevo porre rimedio recandomi all'ufficio locale (a Modena!!!!).

Probabilmente avrei trovato la pratica "in fondo a un casellario chiuso a chiave che si trova in un gabinetto inservibile sulla cui porta è stato affisso il cartello Attenti al leopardo" (citazione dalla Guida galattica per gli autostoppisti).

Oggi, dopo avermi confermato non più di una settimana fa che i pagamenti sono bloccati sino alla fine dell'anno, alle mie rimostranze mi sento rispondere "abbiamo ripreso la fatturazione perchè casa sua deve essere agibile, è già rientrato in casa vero?". Mi trattengo a stento dal rispondere all'operatrice "è inagibile come la facciaccia tua, brutta racchia" e le spiego, con calma, che casa mia è molto inagibile, sono in classe "E" pesante. Qui la ragazzotta perde un pò la favella, e comincia a sciorinare verbi insieme a sostantivi pescati a caso dal vocabolario, per poi salvarsi in corner con un "La metto un secondo in attesa".

Tutti sappiamo che qui entra in gioco la teoria della relatività: il concetto di tempo smette di diventare un assoluto ed è dipendente fortemente dalla speranza dell'operatore che il cliente si secchi e sbatta giù la cornetta e dall'incazzatura del cliente che non ha nessuna intenzione di lasciar cadere la questione. Dopo un 10 minuti l'operatrice mi risponde. "Mi scuso per l'attesa". Stavo per rispondere: "Ma si figuri. Com'è il tempo su Venere, visto che evidentemente mi chiama da là, poichè un secondo su Venere, inteso come ottantaseimilaquattrocentesima parte del periodo di rotazione del pianeta, dura molto più che qui sulla Terra?"¹, ma ho glissato.

¹Il periodo di rotazione di Venere è di 243 giorni terrestri

Il tutto si conclude con l'assicurazione che "verrò ricontattato entro poche ore, diciamo 48". Alla faccia.

Dopo questa confortante esperienza, mi capita di leggere quanto segue: Terremoto Emilia/Il Governo cala il sipario: non ci saranno altri aiuti

Fonte: Gazzetta di Modena.

Un po' stupito ho cercato un dizionaro per rivedere la definizione di altro, trovando quanto segue:

Mi pare inequivocabile che l'aggettivo faccia riferimento ad un qualcosa di precedente, di già avvenuto, oppure di integrativo in prospettiva futura, e si riferisca ad un che di ulteriore, aggiuntivo. Quindi ricordo bene, questo è rassicurante.

Chi non ricorda bene deve essere il nostro governo. Ma quali altri?????? IO NON HO ANCORA RICEVUTO UN EURO.

E questi hanno il coraggio di chiedere che si paghino le tasse a pochi mesi dal sisma.

Quello che più mi lascia perplesso è l'incredibile miopia del governo: possibile che non capiscano che se l'economia di questa zona crolla, come pare probabile accadrà a breve, si perderà un punto di PIL almeno e un flusso di denaro in tasse che non verrà mai ripristinato???

Adesso sì, non ho parole.

Non mi resta che concludere riproponendo un po' di pubblicità:

Forconi!

Come quello dell'immagine.